IL PIÙ ANTICO DOCUMENTO DI DECIMOMANNU

 

La data del 24 marzo 1597, è quella del più antico documento manoscritto che si trova a Decimomannu, in parrocchia. Si tratta di un testamento fatto da Antioco Meloni (Antiogo Melloni) in un momento molto particolare e grave della sua vita, poiché ammalato  e non certo di poter superare il male,  fa dei lasciti a varie associazioni ed in particolare alla confraternita del Santissimo Sacramento. Questo documento è scritto in Spagnolo.

Pur essendo il contenuto del testamento aleatorio, lascia trasparire chiaramente le intenzioni e la formazione religiosa del testamentario, questi fa atto di umiltà e perdona tutte le ingiurie ricevute. Parte delle sue sostanze sono lasciate alla chiesa parrocchiale affinché si celebrino delle messe in suo suffragio, se ne precisa anche il numero, quindici. Un’altra somma, 50 Lire, dovrà essere tenuta in custodia ed il cui censo usato per celebrare tante messe quanto sarà il suo valore. Si lasciano ancora, 5 Lire alla chiesa di Santa Cecilia di Cagliari (La Cattedrale) e altre tante alla causa delle Crociate. In particolare, oltre ai lasciti, nomina erede universale la Confraternita del SS. Sacramento e lui stesso si fa confratello.

La cosa più importante di questo documento è la notizia dell’esistenza a Decimomannu della Confraternita del SS. Sacramento che nei tempi sarà chiamata anche del Rosario e di San Sebastiano pur essendo sempre la stessa entità. Riusciamo a sapere anche il nome del Maggiore della confraternita, mastro Nanj Atzeni. Questi è nominato curatore e riceve 50 Lire da amministrare, mentre il Meloni è in vita e non può assolvere agli impegni necessari. Si riserva comunque, nel caso superi la malattia, di riprendere la cifra rimanente che comunque alla sua morte andrà in beneficio della confraternita.

La Confraternita del SS. Sacramento quindi, esiste a Decimomannu prima del 1597, di questa non conosciamo l’anno esatto della fondazione, si hanno comunque altre notizie, ma sempre di periodi successivi.

  Sono molto interessanti le insegne d’argento della confraternita perché foggiate da Salvador Mameli (1739-1767) della famiglia di argentieri più importante di Cagliari. Una sua opera è nel museo diocesano di Sassari: “Spicca la splendida croce astile d’argento, eseguita nel 1767 dal cagliaritano Salvatore Mamely”, poco prima della sua morte.Altre sue opere sono nella stauroteca di Villacidro.

 

La storia della Confraternita del Santissimo Sacramento di Decimomannu è molto interessante, anche se la ricostruzione è piuttosto difficile.