IL PROGETTO DELLA CAGLIARI IGLESIAS - LA DIVERSIONE PER DECIMOMANNU

La Villa di Decimomannu, possiamo dire da sempre, era considerata il crocevia dei traffici che si svolgevano nei Campidani medio e meridionale, un po’ la porta della capitale.[1]

Se si tiene conto dei ritrovamenti archeologici, anche se poco numerosi, della loro importanza e l’ubicazione nel sito di infrastrutture di comunicazione, per quei tempi indispensabili, come i due ponti; sul Riu Conchas e sul Mannu. Quest’ultimo, pensiamo a quell’epoca, il più lungo della Sardegna con le sue tredici fornici. Lo continuerà ad essere anche dopo la creazione della Carlo Felice, poiché vi confluivano i traffici agricolo-commerciali dalla Trexenta, Marmilla e i Campidani. Il suo ruolo si rafforzerà con la costruzione della strada che collegherà Cagliari con Iglesias, anche se rischiò, per via del progetto iniziale, di rimanere isolata.

Il progetto della Cagliari Iglesias, a metà dell’ ottocento prevedeva che il percorso non passasse nell’abitato del paese, ma lo circonvallasse. Gli amministratori Comunali se ne preoccuparono, pensando che le attività del paese e gli scambi commerciali potessero rimanere fuori dai traffici che si sarebbero sviluppati   con il passaggio dei mezzi diretti alla capitale. Per questo motivo il Sindaco di Decimomannu, Paolo Gaviano, coadiuvato dai membri del Consiglio Civico promosse un movimento che coinvolse tutta la popolazione.

  Il Consiglio Civico, in opposizione al detto progetto fecce una delibera. Detta delibera Consiliare è dell’ 8 Aprile 1845 ed è firmata dai Consiglieri Giuseppe Palmas e Salvatore Collu, mentre gli altri componenti, tra i quali il Sindaco e il consigliere Luigi Casula appongono un segno di croce. In calce vi è la firma del segretario comunale, notaio Luigi Obino; riporta che:

- ” Formandosi lo stradone fuori totalmente dalla popolazione, questa non ne sperimenta alcun utile, anzi ne sente di svantaggio, poiché viene ad essere priva del commercio e di alcuni lucri, che si possono avere dalle persone, che viaggiano, e l’esportazione di alcune derrate riuscirà ancora costosa, dovendo andare a ritrovare il punto dello stradone fuori popolato”.-

Fu inviata una petizione, per apportare una variante al progetto originale, che proponeva la modifica del tracciato sulla base della istanza comunitaria. La petizione fu accettata dall’ Intendenza Generale del Regno di Sardegna il 22 Aprile 1846. Vi fu anche una delibera successiva dove si prendeva atto dell’attuazione del percorso proposto era però il 1877 e la delibera la n. 5. Negli anni futuri i traffici con Decimomannu aumenteranno, questo divenne un centro importante: Fu scelta come mandamento, quindi sede di preture e carcere, infine centro ferroviario di svincolo fra le linee che portavano ad Iglesias e Sassari.



[1] Per “Capitale” si intende Cagliari