RAIMONDO PISANO SINDACO DI DECIMOMANNU

Nel 1876 il Canonico Spano nel suo libro STORIA  DELLA  CHIESA  DI  SANTA  GRECA PRESSO DECIMO MANNO scrive: ... ”Quello però che sorprende si è che non si ha memoria di esser accaduto mai nessun delitto, salvo qualche furto, né conflitti d’inimicizie con scene di sangue, come sovente succedevano nelle chiese campestri dell’interno dell’Isola Si può assicurare anche di non esser accaduta mai alcuna disgrazia in mezzo ad una così immensa folla di gente che vi affluisce di ogni qualità e condizione. Si ricorda solo che nel 1871 si scappò un bue furioso in mezzo a quell’assisa immensità di popolo, e salvo lo spavento per le grida delle donne e dei ragazzi, si attribuì a miracolo della Santa che nessuno riportasse alcuna ferita, sebbene quel bue così infuriato tirasse calci e cornate a destra ed a sinistra alla gente che incontrava così disordinata. Questo fatto con altre particolarità mi venne raccontato dall’ex sindaco sig. Raimondo Pisano, uomo di sorprendente memoria che può appellarsi una cronaca vivente, citando anno e giorno dei fatti accaduti più di mezzo secolo, oltre d’esser persona di provata onestà.”…

Se lo Spano fa questa citazione è segno che la fama del sindaco Pisano era nota ai più. Dopo la metà del XIX secolo gli amministratori di Decimomannu cominciarono a pensare che, data l’importanza che andava assumendo il paese da poco diventato mandamento, bisognava impegnarsi per migliorare le condizioni dei cittadini. Nei vari settori; da quello scolastico, agricolo, artigianale tutto doveva essere migliorato, anche le condizioni igieniche erano molto scarse, da quanto si può leggere negli scritti dell’Angius e di quanti altri in quel periodo avevano menzionato Decimomannu.

Le prime notizie di scuole nel paese date, ancora dall’Angius, sono del 1835. In quei tempi di queste cose se ne interessava il Cappellano di Santa Greca. Dal 1859 il comune iniziò, fra tante difficoltà la gestione delle scuole Decimesi, con l’entrata in vigore della legge Casati (1859) che istituiva in ogni comune del Regno un corso d’istruzione quadriennale.

I sindaci Bacchis, Pisano, Schirru si distinsero per provvedimenti che cambiarono la fisionomia del paese. A loro si devono, la costruzione della Casa Comunale, la Giudicatura Mandamentale con annesso carcere. Questo portò ad un forte indebitamento del comune che dovette creare delle entrate. Venne istituito un dazio sul bestiame da macello, sui generi alimentari che si vendevano nel paese. Furono affittati i salti comunali di Pelliconi e San Giovanni. In questi due salti si raccoglieva la legna e si pascolava il bestiame, fu istituita una quota per ogni capo e per ogni carrata di legna, a favore del comune. Un’altra fonte di reddito era il piazzale di Santa Greca, che era affittato per le due sagre in onore della Santa, a mercanti e merciaiuoli. Costituiva una delle fonti principali di entrata dell’amministrazione. Dai documenti si può vedere che in questo periodo l’attività amministrativa era molto fervida, in particolare il sindaco Raimondo Pisano si dimostrò molto sensibile e particolarmente interessato al raggiungimento del bene comune. Durante i suoi mandati si interessò di tutto ciò che potesse migliorare le condizioni della cittadinanza. Nel 1861 nel paese c’erano 20 figuli e 14 commercianti del settore, altre 20 persone si occupavano della preparazione e trasporto della legna da ardere.

Poiché Decimomannu era ricca di argilla di buona qualità, il sindaco Pisano incoraggiò gli artigiani e gli abitanti del paese ad incrementare la produzione, chiese loro di fare un salto di qualità producendo stoviglie fini. In particolare il suo intendimento era di convincere i cittadini a formare consorzi, associazioni tali che sfruttassero il lavoro annuale e non stagionale come accadeva allora. Lo stesso anno si formò una Società Ceramica a Santa Greca, che fabbricava pianelle. Queste erano di buona fattura e di qualità, ma il tentativo fallì; ”per malafede dell’amministrazione”della società stessa. Si andava formando il nuovo ordinamento scolastico, che seppure minimo creò ancora problemi economici e di scelta degli insegnanti. Fece in modo che, la presenza stabile di un medico potesse garantire l’assistenza agli abitanti ed ai carcerati, così si potevano migliorare le condizioni sanitarie della comunità. Il 30 aprile 1871 venne inaugurata la tratta ferroviaria Cagliari-Villasor. Come sappiamo Decimomannu, nel futuro, costituirà un punto cardine delle linee ferroviarie Sarde.

Il 15 maggio 1873, in Piazza Santa Greca venne modificata l’osteria che si usava per la festa, adibendola a ricovero per mendicanti.

Pochi giorni prima il 25 aprile 1873, il consiglio  comunale    convocato dall’assessore Raimondo Diana, poiché il sindaco Raimondo Pisano era ammalato, per decidere su un corrispettivo da assegnare al prete del paese, Pietro Cabras. In tale seduta fu deciso di dare al prete Lire 150 per le prediche quaresimali dell’anno e Lire 300 per l’anno successivo, bilanciate per il predicatore e per rimborsargli le spese che avrebbe dovuto sostenere. Queste spese prima erano a carico dell’Azienda di Santa Greca. Non si capisce perché una tale spesa per un predicatore e le prediche della quaresima, se la stessa cifra (circa) era la spesa annuale per la maestra delle scuole. Forse fu questo il motivo che portò al voto contrario il consigliere Bacchis. Lo stesso prete in una seduta successiva venne nominato precettore delle scuole del paese. Sempre essendo sindaco Raimondo Pisano venne rinnovata in data 3 ottobre 1873 la compagnia Barracellare che era stata sciolta perché non più obbligatoria. Questo perché i furti, gli sconfinamenti e i danneggiamenti nei campi erano diventati incontrollabili. Gli stessi Barracelli venivano utilizzati anche come agenti di sicurezza del paese. Le persone scelte furono considerate idonee per moralità e “per possedere il valore di Lire 500 in stabili, che è quello stabilito per garantire le eventuali perdite della compagnia medesima”.

Da questa piccola sintesi dedotta dai documenti e dal giudizio molto lusinghiero che né da il canonico Spano, possiamo valutare la figura di Raimondo Pisano che per molti anni è stato sindaco e amministratore del paese.